Immagina un’Anna Karenina, non più relegata alle pagine di un romanzo, ma seduta sul divano di velluto dello studio viennese di Sigmund Freud. Un’eroina letteraria, travolta dalla passione e dalla società, si sottopone all’analisi del padre della psicanalisi. In questo incontro surreale, assistiamo a un duello intellettuale senza precedenti. Freud, con il suo armamentario di teorie e interpretazioni, cerca di svelare i meandri della complessa psiche di Anna. Ma l’intelligenza acuta e la profondità d’animo dell’eroina tolstoiana mettono alla prova anche le più raffinate tecniche psicoanalitiche. Attraverso una ricostruzione onirica dell’anticamera dello studio freudiano, lo spettacolo ci immerge in un’atmosfera carica di mistero e suggestione. Mentre i due protagonisti si confrontano, vengono esplorati temi universali come l’amore, la passione, il senso di colpa, la morte e il desiderio di riscatto. Ma cosa si cela dietro la tragedia di Anna Karenina? Lo spettacolo si propone di andare oltre la trama del romanzo, indagando i lati più oscuri e inconfessati del personaggio. Quali sono le radici del suo tormento? Quali sono le forze inconsce che l’hanno spinta verso la tragica conclusione?
Interpreti Fabio Mazzari e Giuliana Meli
Testo originale di Fabio Mazzari
Selezione musicale di Fabio Mazzari
Scenografie di Gennaro Paraggio
Light e Sound design di Gennaro Paraggio
Costumi di Maria Marino
DATE DISPONIBILE
Sabato 9 Novembre 2024 Ore 21 :00
BIGLIETTI
PER MAGGIORNI INFORMAZIONI Contattare : info@cineteatrodonbosco.it
APERTURA CASSA: Ore 20:00
BIGLIETTI: 10€ intero ; 6€ ridotto (studenti) PREVENDITA QUI
INFO SPETTACOLO
FABIO MAZZARI
Note di regia
Ho immaginato un incontro virtuale, ma forse anche credibile, un po’ sulle
orme del Marcel Schwob di ” Vite immaginarie”, fra le due figure, lo psichiatra
e l’eroina tolstoiana. Giocando su di una presunta ma, in un certo senso non
impossibile, contemporaneità dei due protagonisti, ho voluto dare vita a una
vera e propria seduta terapeutica, nel corso della quale Anna ha modo di
mostrare tutta la sua femminilità caratteriale, mutevole e impulsiva, la sua
anima vibrante di giovane donna carica d’ amore e di conflitti, seducente,
maliziosa e insieme disperata. Un punto di vista soggettivo e individuale, che
racconta indirettamente la parte più importante del romanzo di Tolstoj.
Sotto lo sguardo, apparentemente fermo e distaccato, in realtà umanissimo,
del dottor Freud che alla fine si apre e si confida a sua volta.
Fabio Mazzari