La Compagnia Stabile del Leonardo porta in scena Cyrano Cyrano, adattato e tradotto da Edmond Rostand, di Alessandro Pietropoli e Sara Tozzato, dall’originale “Cyrano de Bergerac”.
Lesto di lingua e lesto di spada, timido e spaccone, brillante ragionatore e appassionato amante, Cyrano è un eroe dai mille volti, tutti segnati però da un’ingombrante e proverbiale “presenza”, che lo sgomenta forse assai più del più
temibile manipolo di nemici, ma non gli impedisce di restare fedele a sé stesso e alle suoi ideali – l’amicizia, la lealtà e l’amore devoto per la bella Rossana, – per i quali sarà sempre pronto a battersi allo spasimo, tra commedia e dramma, lacrime e risate,
malinconia e furore. “In fondo, che cos’è un… naso? Solo un apostrofo rosa tra le parole: t’amo”.
Regia: Massimo Pietropoli
NOTE DI REGIA
Per Cyrano il confronto con l’altro è una continua percezione della propria diversità, nella nostra interpretazione. Per questo i ruoli maschili di Cyrano, Cristiano e De Guiche, sono stati assegnati a due gemelli. Parimenti a un’unica attrice sono stati affidati i ruoli femminili di Rossana, della venditrice e della governante. La coscienza del protagonista, nell’originale espressa dagli amici affezionati, in questo adattamento è anch’essa percezione e, a modo suo, espressione del protagonista: fedele consigliere, con la quale Cyrano si confronta e si confida, prende vita nella forma di un enorme naso. Ne “Il bacio di Rossana”, abbiamo ricostruito il gioco di attore e suggeritore, rivolgere così un affettuoso omaggio al grande Gigi Proietti de “La Signora delle Camelie”: Cristiano mal comprende e distorce i suggerimenti di Cyrano, rivelandosi un amante goffo ma divertente. Un omaggio anche al mito: la regia apre con Cyrano che scalza un Cyrano morente, e termina nuovamente con un Cyrano che arriva, o per meglio dire ritorna, sale sul palco e prendere, anzi riprende, il posto di Cyrano in scena. Un avvicendarsi eterno del protagonista che, come un mito per l’appunto, rinasce, in perpetuo. Un’onda che sale, s’infrange sugli scogli, si ritira, e alla fine ritorna. Ed è sempre sé stessa.
Durante la rassegna, nelle serate dal 20 gennaio al 10 febbraio, si svolgerà la fase finale del concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, giunto alla ottava edizione.
Prima di ogni spettacolo si esibirà un finalista, votato poi dal pubblico. La proclamazione del vincitore avverrà il 17 febbraio. Il pubblico sarà chiamato ad esprimere un gradimento anche sugli spettacoli in cartellone, (escuso quello dell’ultima serata). Il migliore si aggiudicherà il premio Morassuti, istituito per celebrare i sessant’anni della Compagnia Arlecchino e del suo fondatore.
Mercoledì 10 Febbraio 2024 Ore 21.00
BIGLIETTI:
INTERO: € 9,00
RIDOTTO: € 8,00 per 13-16 anni e over 65
STUDENTI: € 6,00 (presentazione del badge)
GRATUITO da 0 a 12 anni e per persone diversamente abili
Per info e prenotazioni:
Via Cellulare : 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30. – dalle 15.30 alle 18.30
(posto riservato fino alle 20,30 della serata).
via Mail: info@aaspadova.it
data di uscita
10.02.2024
durata
140 minuti
Sono la direzione artistica della rassegna SU IL SIPARIO. Scopri di più
LOCANDINA
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