LO SPETTACOLO dai 2 ai 99 ANNI

Quanti di noi conoscono la classica storia, raccontata attraverso le immagini di un film o le pagine di un libro? Praticamente tutti, o quasi. Quella che vedrete sabato 24 febbraio al Cinema Teatro Don Bosco sarà però un’Alice un pochino diversa, una ragazzina fuori dagli schemi, che ama profondamente il suo paese e che non ha paura di niente e di nessuno. Tra una risata ed un’altra e con la comparsa di bizzarri personaggi, tutti concentrati su se stessi, Alice ci racconterà cosa significa aiutare chi è in difficoltà e ci farà riflettere sul valore della solidarietà e del dono. Perché è bello ricevere ma è altrettanto bello donare.

IL PROGETTO

 La compagnia teatrale “Dietro le Quinte –Teatro per l’A.I.L” (Associazione Italiana per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) nasce nell’autunno del 2010 da un gruppo di genitori di bambini frequentanti la scuola materna di Cessalto che hanno voluto proseguire, al di fuori della scuola, un’esperienza di amicizia e solidarietà proponendo, ad un più ampio pubblico, rivisitazioni divertenti ed a volte comiche, delle classiche fiabe per l’infanzia come Pinocchio, Peter Pan, Aladdin, Robin Hood, Il Mago di Oz, oltre che ad innumerevoli letture animate, realizzando complessivamente più di un centinaio di spettacoli. Obiettivo della compagnia, composta da circa quaranta soci, tutti tesserati soci A.I.L, fra attori, montatori, tecnici audio e luci, è quello di portare in scena rappresentazioni rivisitate di favole volte a favorire e sviluppare nei bambini, ma anche negli adulti, concetti quali solidarietà, donazione, amicizia, rispetto, tutti valori propri di A.I.L. Naturalmente l’ingresso alle manifestazioni è gratuito e qualsiasi tipo di donazione viene elargito interamente ad A.I.L. Venezia, per gli scopi previsti dallo statuto, fra cui ricordiamo soprattutto l’assistenza alle famiglie, il trasporto dei malati ai luoghi di cura, il supporto ai centri ospedalieri e il finanziamento dei progetti di ricerca nelle province di Venezia, Padova, Udine oltre che al Cro di Aviano. Il 2023 ha segnato finalmente il debutto del nuovo spettacolo che vede in scena una strampalata e improbabile Alice nel Paese delle Meraviglie, dove però le meraviglie sono altre rispetto a quelle a cui siamo stati abituati nella tradizionale storia che molti di noi conoscono e dove, alla fine, il messaggio che lascerà la nostra Alice sarà un messaggio di cura e attenzione verso gli altri, un invito a fare qualcosa per chi è in difficoltà, a non voltarsi dall’altra parte.

PROGETTO STRANGER TEENS

Il progetto “Stranger Teens” ha lo scopo di creare un nuovo modello di organizzazione, cultura e cura dedicato ai pazienti adolescenti nella fascia d’età 13-19 anni che affrontano una malattia oncologica, cercando di occuparsi non solo della malattia, ma di accogliere in ospedale la loro stessa vita. Questo progetto parte dall’ascolto delle necessità dei ragazzi, cominciando dal riconoscimento del fatto che un adolescente ha bisogno innanzitutto di un luogo, un ambiente in cui esprimersi. Per questo il gruppo gode di uno spazio dedicato, una “casa” all’interno dell’ospedale -la “Teen zone”-dotata di ogni comfort, dove ciascun ragazzo può affrontare le terapie più serenamente, o semplicemente chiacchierare con i coetanei, in un ambiente sicuro, ma che permette di sentirsi meno “in trattamento”. Il progetto prevede anche la costituzione di un’équipe medica multidisciplinare dedicata a questa fascia d’età. L’adolescenza è un’età di grandi cambiamenti, di grandi sfide, di voglia di indipendenza ma anche di vicinanza, voglia di trovare la propria strada ma anche di rilassarsi e di “perdere tempo”, tempo per scoprire le proprie passioni e per mettersi in gioco nelle relazioni. Così, mattina dopo mattina, incontrando e conoscendo anche gli altri ragazzi che stanno facendo le terapie, si diventa quasi una famiglia, dove ognuno svolge i propri compiti e dove è possibile anche ritrovarsi a fare una partita di Taboo sul divano assieme ad altri ragazzi e genitori. Il tutto intervallato dalle chiamate al microfono per terapie, visite e medicazioni che diventano non più il centro della giornata, ma quasi il contorno… Oltre alle mattinate trascorse in ospedale, i ragazzi adolescenti che sono in terapia si trovano una o due volte al mese, alla sera, sempre in Teen Zone, assieme anche a ragazzi della loro età che hanno già terminato il periodo di cure, condividendo con loro un analogo tratto di strada, sentendosi accettati e parte di una famiglia. E così succede che ragazzi che prima non si conoscevano, si ritrovino a parlare, raccontandosi, a volte anche sdrammatizzando, il percorso di terapie, gli effetti dei farmaci, i momenti di difficoltà come anche gli episodi simpatici che ogni tanto li hanno visti coinvolti. Queste serate sono anche l’occasione per incontrare ospiti come sportivi, make-up artist, giornalisti e altri personaggi interessanti che vengono a raccontare le proprie esperienze. A tutto ciò si aggiungono numerosi progetti riguardanti le scuole, i social network, le mostre fotografiche, la vendita di magliette speciali, il cui ricavato serve a sostenere il progetto. Perché è importante non sentirsi soli in questo percorso, è importante camminare assieme agli altri, è importante ogni tanto fermarsi e condividere, ricaricare le pile. E’ da qui che nasce il progetto adolescenti, nascono gli “Stranger Teens”, una famiglia di “ragazzi strani” che sono pronti a fare delle loro “stranezze” una grande forza! Una forza incredibile, coraggiosa e contagiosa.